INCONTRI D'AUTORE

INCONTRI CON ARTISTI CONTEMPORANEI


  








Alice Perotti

1_Come ti sei avvicinata alla fotografia?    

La fotografia mi attrae da sempre: nelle gite scolastiche mia madre mi comprava una macchina fotografica usa e getta e mi divertivo a inquadrare e catturare attimi. L'arte fa parte della nostra famiglia, mi hanno sempre incoraggiata ad immaginare e creare. Ho studiato fotografia a Toulouse, in Francia, nella scuola ETPA, una delle prime scuole di fotografia francesi e lavorato nella produzione video e foto, il mio percorso e la trasmissione con la mia famigluia hanno creato la mia pasta fotografica fatta di gioco e messe in scena molto teatrali.


2_I tuoi soggetti preferiti?


Mi piace esaltare la bellezza dellinsolito, mi attraggono i personaggi particolari, con una storia, il mondo magico del circo, l'universo queer, l'autoironia che si trasforma in amor proprio e coraggio per esprimere se stessi.


3_Il tuo stato d'animo mentre crei la tua opera?

Quando scatto le mie fotografie sono molto concentrata, le cose a cui fare attenzione sono molte, la luce , la posa, i vestiti, gli oggetti che possono disturbare l'occhio alla lettura dell'immagine finita. Per il ritratto mi piace far sentire a proprio agio la persona e sviluppare insieme una storia, mentre nei reportage cerco di essere discreta e guadagnare la fiducia delle persone, in modo da poter immortalare la bellezza del quotidiano. Per farvi capire la mia frenesia, quando lavoro, soprattutto nello studio fotografico dove sposto le luci, parlo e mi concentro mi viene sempre tantissima sete d'acqua.

4_La tua arte è....descrivi in poche parole quello che senti di trasmettere che senti di esprimere.

Penso che nella mia arte abbiano un ruolo importante la bellezza nelle cose meno usuali e l'ironia.

5_Progetti futuri?

Lanciarmi sempre di più su nuovi progetti, trovare un posto per creare uno studio fotografico e un atelier in comune con altre persone sensibili alle cause LGBTQI+, lavorare con marche per la creazione delle loro immagini, scoprire universi nuovi dove poter cuninare al meglio la mia pasta fotografica.






Cristina Giaccardo
Cristina Giaccardo

Cristina Giaccardo                             

1_Come ti sei avvicinata alla fotografia?

La passione per la fotografia me l'ha trasmessa mio padre in età giovanile, ho iniziato a fotografare con una vecchia Olympus a pellicola per passare nel 2009 al digitale, nel 2013 mi sono iscritta ad un corso di fotografia ed ho comprato la mia reflex.

2_I tuoi soggetti preferiti?

L' architettura mi attira da sempre e l'esplorazione urbana, comunemente chiamata URBEX, è la mia passione più grande. Consiste nella perlustrazione di luoghi abbandonati o comunque chiusi e dismessi. La documentazione fotografica è l' ingrediente essenziale di questo "hobby" anche se comporta diversi fattori di rischio, dai pericoli fisici alla possibilità di infrangere la legge.

3_Il tuo stato d'animo mentre crei la tua opera?

Proprio perchè si corrono molti rischi, durante un' esplorazione, il corpo è percorso da emozioni forti, il cuore è sempre a 1000 e ci va un po' di tempo prima di mettersi a proprio agio e rilassarsi così da poter iniziare a fotografare. La prima regola dell' urbex è "Prendi solo fotografie, lascia solo impronte" io aggiungo "Mai avventurarsi da soli" perchè non si sa mai chi o cosa potresti trovare in un luogo abbandonato.

4_La tua arte è....descrivi in poche parole quello che senti di trasmettere che senti di esprimere.

Non posso proseguire la tua frase perchè non mi ritengo un artista, nè una fotografa, anche se mi lusingherebbe esser definita così, ma so cosa mi "piacerebbe" trasmettere con le mie fotografie. Mentre scatto, e non parlo solo di urbex, mi lascio trasportare dalle emozioni e cerco di trasferirle nella foto. Quando torno a casa e le guardo, ripenso a quel momento, che può esser anche lo scambio degli anelli in un matrimonio, e se vengo attraversata da un brivido so che la foto è venuta bene e di aver raggiunto il mio scopo. Solitamente su 100 foto solamente una decina mi fanno questo effetto...

5_Progetti futuri?

Avere anche solamente l'idea di un progetto non è stato mai nelle mie corde. Ho tanta fantasia ma nessun idea per stupire il mondo. Magari un giorno verrò "Illuminata", fino ad allora però ho un sogno, che è quello di poter lavorare viaggiando e fotografare tutti gli angoli del mondo, tipo fotografa di reportage o travel blogger, anche se scrivere non è il mio forte.

Sito: https://www.cristinagiaccardo.com/

Canali Social: https://www.instagram.com/cristinagiaccardophotos_work/

https://www.instagram.com/cristinagiaccardophotos/

https://www.youtube.com/cristinagiaccardophotos



Claudio Vigna
Claudio Vigna

  Claudio Vigna                                     Come ti sei avvicinato alla pittura?      


Ero ragazzino, più di cinquant'anni fa; in casa era arrivato un televisore. Un oggetto ingombrante ,

pesante. Poche erano le ore di trasmissione e pochissime quelle che poteva vedere un ragazzino.

Uno dei programmi di allora che mi affascinava, trasmesso, non ricordo se prima o dopo la TV dei

ragazzi era "Non e mai troppo tardi". Condotto da un maestro elementare: Alberto Manzi.

Ero affascinato da quel programma che, contribuì non poco, all'alfabetizzazione di una parte del

nostro paese.

Il Maestro Manzi insegnava le lettere dell'alfabeto (C...casa, P...papera...etc...) e accompagnava il

suo metodo aiutandosi col disegno. Disegno semplice ma che in me stimolava l'emozione della

magia. In pochi gesti e tratti si materializzavano la casa, la papera ed altri soggetti..

Da allora incominciai a disegnare o almeno a tentar di farlo.

E non ho mai smesso.

I tuoi soggetti preferiti?

Non ho mai dato importanza al soggetto nei miei lavori.

Dipingo sovente il mare, le palme, situazioni che portano il fruitore a paesaggi mediterranei,

mediorientali, a volte carraibici o fiabeschi... paesaggi dove l'orizzonte non si pone limiti.

Amo il mare. Le situazioni che quest'elemento provoca... amo il sogno, l'avventura, tuttavia iI

soggetto non mi ha mai conquistato. Non mi son mai innamorato del soggetto.

L'ho usato, sfruttato per le possibilità che mi ha dato di esprimere le emozioni attraverso il segno,

la macchia, il colore...

Elementi che son la vera comunicazione con il mio pubblico.

Il tuo stato d'animo mentre crei la tua opera

Domanda difficile.

In realtà, almeno nel mio caso, non ho uno stato d'animo.

Non provo emozioni particolari, o forse sì; non ne ho la consapevolezza.

E' come trovarsi in una bolla di "sospensione".

Non puoi permetterti emozioni e neanche puoi negarle.

Lavori, il pennello scivola via senza regole, ma attento a rispettar le regole...

Non so rispondere in modo coerente a questa domanda.

La tua arte é... descrivi in poche parole quello che senti di trasmettere, di esprimere

Io non credo che un artista possa descrivere cos'è la sua arte. Un pittore crea, da anima, corpo,

attraverso il colore, il segno, i musicisti lo fanno attraverso le note, gli scultori modellando la creta o

cercando l'equilibrio tra pieno e vuoto con il marmo... e ancora i danzatori attraverso il linguaggio

del corpo e gli attori, i poeti...

Più che consapevolezza di ciò che si fa, a determinare la fase creativa contano lo studio, la ricerca

l'osservazione (imparare a vedere e non solamente guardare), il talento e la capacità di cercare

emozioni, anche minime... grazie a questo cocktail, un artista, riesce a comunicare.

Progetti futuri?

Il momento di look down che viviamo ci lascia confusione, incertezza, forse anche paura per

pensare alla materializzazione di progetti concreti.

Una cosa certa è la voglia irrinunciabile di poter riprendere quel dialogo con il pubblico che s'è

momentaneamente sospeso.

Un artista senza il suo pubblico è come un funambolo senza la sua corda e senza i due punti ai

quali fissarla... Perfettamente inutile.

Questo è il progetto al quale non posso rinunciare: riallacciare il dialogo con il mio pubblico.

Domanda facoltativa: l'artista che ti piace di più al mondo (di qualsiasi tempo)

Questa è una domanda alla quale non posso rispondere. Credo che nessun artista e nessuno ,

anche se non artista possa farlo.

Amo ed ho amato l'arte, di qualsiasi periodo, civiltà, cultura... Ci son momenti in cui mi sento "più

vicino a questo o quel periodo, a quest o quell'altro artista, ma ciò dipende solamente da momenti

emozionali della vita. 




Mauro Gallo
Mauro Gallo

Mauro Gallo

1. Come ti sei avvicinato alla fotografia?


Mi sono appassionato alla fotografia fin dall'adolescenza, ricordo ancora con
gioia, il momento in cui finalmente ho acquistato la mia prima reflex di
seconda mano... la mitica Canon FTb, che ancora conservo. Quante ore
trascorse passeggiando tra colline della Langa alla ricerca di angoli e di nuovi
soggetti da fotografare.

Poi... innumerevoli serate, trascorse nella camera oscura improvvisata a casa
mia, dove passavo intere notti a stampare in bianco e nero.


E' passata una vita, ora la fotografia è il mio mestiere, la passione di un tempo,
anche se si è evoluta, è rimasta intensa così come la voglia di sperimentare
sempre la ricerca dell'attimo in cui riesco a cogliere con uno scatto l'essenza e
l'anima di ciò che vedo attraverso l'obiettivo.


2. I tuoi soggetti preferiti?


La fotografia è parte integrante della mia vita.

La Langa con i suoi paesaggi, le sue tradizioni, la sua gente, i suoi frutti, tutto
per me è fonte di ispirazione. Essendo figlio di questa terra, cerco di esprimere
con i miei scatti l'attaccamento che ho per le mie radici, e cerco di trasmettere
le stesse emozioni a chi guarda le mie foto.


La macchina fotografica è sempre con me... in qualsiasi momento, e luogo,
anche a casa di amici o con le mie nipotine, oppure in viaggio dall'altra parte
del mondo..., ovunque posso trovarmi di fronte ad un soggetto preferito... un
sorriso di un bambino, l'emozione nello sguardo di una sposa, il tramonto nella
savana sudafricana.... lo scatto migliore è sempre lì, dietro l'angolo ed è
sempre una sorpresa.


3. Il tuo stato d'animo mentre crei la tua opera?


Spontaneità e leggerezza accompagnano sempre i miei scatti


4. Progetti futuri?


Per me la fotografia è arte ma anche improvvisazione... mi piace molto
assecondare le emozioni che essa mi trasmette.

In questo momento così difficile sia dal punto di vista sanitario, che sociale ed
economico, non mi sento indifferente ai problemi che vedo attorno a me.

Mi piacerebbe con le mie immagini, riuscire contribuire alla valorizzazione di tutti i
tesori ora un po' dimenticati che si trovano nel nostro territorio.


www.maurogallofotografo.it


 



Fabio Brambilla    

Come ti sei avvicinato alla pittura?

Fabio Brambilla
Fabio Brambilla

   

Diciamo che la pittura mi è sempre stata intrinseca. Il crocevia è stato quando al termine della scuola media dovevo decidere cosa volevo fare da "grande". Scelta difficile tra l' istituto d' arte e l' istituto per odontotecnici , ho intrapreso il secondo percorso, diverso, però sempre afferente il grande campo delle Arti ma con la brace della pittura sempre ardente...


I tuoi soggetti preferiti?

La mia è una pittura astratta informale con delle venature concettuali e con dei legami ambientali, mentre uno dei vari soggetti a cui mi ispiro sono.. i miei orizzonti "Viviamo tutti sotto il medesimo cielo ma non tutti abbiamo lo stesso orizzonte"


Il tuo stato d'animo mentre crei la tua opera?

Bella questa domanda:

diciamo che potrei riassumere da buon emotivo con questa ricetta

1 penso con il cervello.

  • trovo impulso dal cuore.
  • agisco con istinto e gestualità

4 per le percentuali qb.

La tua arte è....descrivi in poche parole quello che senti di

trasmettere che senti di esprimere.

La mia "Arte" non avendo basi accademiche si basa principalmente sulla fame di conoscenza , molta ricerca tanta sperimentazione e interpretazione in un linguaggio contemporaneo basato su un aspetto fondamentale di nome "Materia" : Texture, rilievi, struttura, superfici, malte, stucchi, gessi, sabbie, ghiaia, sassi , legni , rami, foglie, cortecce , detriti , colori e tanto altro .... Nei miei lavori o pittosculture cerco di traslare la mia espressione a coloro che le osservano con la speranza che possano avvertire sia le stesse emozioni che ho provato nel realizzarle , che le loro sensazioni più personali .

 Progetti futuri?

Sperimentare esplorando sempre nuovi materiali e tecniche con instancabile passione e perseveranza. Più avanti dovrei esporre a "La Sciamadda dei Vinaccieri Ballerini " di Sestri Levante e magari ripetere la positiva esperienza della passata estate 2019 nel suggestivo Palazzo Samone a Cuneo nella personale "Percorsi Materici" nella "mia Costigliole di Saluzzo nel bellissimo Palazzo Sarriod De la Tour ??

Domanda facoltativa....L'artista che ti piace di più al mondo? (di qualsiasi tempo)

Diciamo che per un autodidatta come nel mio caso basta alzare lo sguardo , uno solo è discriminante la storia di Alberto Burri mi intriga molto ma anche Emilio Vedova Pollock o Pierre Soulange mi appassionano fino a Marco Gastini e Franco Guerzoni .

Ps/ Se invece vuoi una risposta secca attualmente è un binomio Soulange/Guerzoni

www.fabiobrambilla.it

Fausto Nazer                               

Come ti sei avvicinato al mondo dell'arte?

Fin da piccolo sento una forte inclinazione per il disegno e le arti figurative . Inizio il proprio percorso formativo da autodidatta , avvicinandomi spontaneamente alla pittura figurativa ; successivamente perfeziono la tecnica e approfondisco, attraverso degli studi e indagini pittoriche personali fino ad arrivare nel 1993 alla mia prima esposizione pubblica . Questa grande soddisfazione apprezzata dal pubblico accorso all'evento non è che la prima di una serie di mostre in Italia e all' estero. Spaziando da Palermo,Treviso,Mantova,Torino a Londra , San Pietroburgo, Mosca, Buenos Aires ,Malta ,Montecarlo,e Cina , le mie opere si sono aggiudicate diversi premi, raccogliendo estimatori da tutto il mondo.

I tuoi soggetti preferiti?

La neve e il ghiaccio perché sono per parte dell'anno nel mio paesaggio visivo e la pioggia ,

che dipingo nelle mie tele non come elemento e soggetto triste e malinconico, ma come

risorsa di vita e di rinnovamento .Vedere le gocce d'acqua che cadono danno la sensazione

di lavare, purificare tutto quello che viene accarezzato da queste . Far pensare che anche

con il grigiore della pioggia c'è sentimento e amore mi appassiona e gratifica molto quasi a percepire

l'odore della pioggia e delle cose .Paesaggi di campagna , atmosfere metropolitane, figure femminili solitarie, sotto la pioggia . Sono le tematiche che preferisco nei miei quadri .

Il tuo stato d'animo mentre crei la tua opera?

Mentre creo immagino sogno e mi piace ( non sempre ci riesco ) emozionare

Una mia citazione Dipingendo intingo il pennello nella mia anima e creo emozioni ... le mie emozioni

La tua arte è....descrivi in poche parole quello che senti di trasmettere che senti di esprimere.

Sono un pittore che lascia molto spazio all' introspezione e alla mia parte onirica, riuscendo a trasferire su tela sottili ma profonde percezioni. Quale è il soggetto "reale" del mio mondo onirico? L'umanità, l'ombrello protettivo, la pioggia, i palazzi muti testimoni torreggianti, la solitudine, i sentimenti? La mia capacità dicono di cristallizzare in modo espressivo rapido e intenso precisi attimi di Vita in cui la pioggia diviene soggetto dinamico che accomuna esseri viventi, storie, piccole grandi gioie, quotidianità, lavoro, svago, malinconia, solitudine. Una pioggia torrenziale, o leggera, o insistente,o accennata, o dissolta dall' arrivo del sereno. Il mio desiderio di riuscire a far partecipi di "quel" momento, portandovi nell' atmosfera del mio sogno visivo, e questo per me un risultato meraviglioso, quando la pittura diviene un tramite, comunicando pensieri impalpabili che divengono visibili. E' la magia dell'Arte che unisce le capacità tecniche del cervello con le emozioni del cuore.

Progetti futuri

Sicuramente nei miei progetti e idee future ci sono nuove tappe da raggiungere e gradualmente avvicinarmi ad altri tipi di creazioni sia nella pittura che nella scultura .


Cristina Pedratscher


1. COME TI SEI AVVICINATA ALLA FOTOGRAFIA?Il primo approccio con la fotografia l'ho avuto alle scuole superiori, frequentavo l'istituto Grafico Pubblicitario e una materia curricolare era proprio la Tecnica Fotografica. Ma a quei tempi il mio interesse era rivolto principalmente verso il disegno e la pittura, solo nel 2009 mi sono riavvicinata alla fotografia. Acquistai una reflex digitale e scoprii le incredibili possibilità di questo mezzo. Fin da subito l'ho utilizzato come uno specchio, che mi ha permesso di comunicare il mio modo di vedere le cose ed esternare le emozioni interiori.

I TUOI SOGGETTI PREFERITI?Il mio soggetto preferito in assoluto è l'essere umano, il corpo in particolar modo. Ricerco soprattutto la comunicazione emotiva attraverso i gesti, le espressioni e particolari illuminazioni, per permettere a chi guarda i soggetti di vederli sotto vari punti di vista e varie profondità. L'utilizzo del bianco e nero ne esalta ulteriormente questo aspetto. Negli ultimi anni ho sentito la voglia di ampliare la mia ricerca esprimendomi attraverso i paesaggi e degli aspetti legati alla natura. Anche questi scatti non sono solamente una semplice rappresentazione del reale, ma sono uno stato d'animo personale, c'è un'emozione dentro di essi. 

LA TUA ARTE E'...Ascolto e Ricerca. C'è una citazione dell'artista Bill Viola che mi piace molto e che rappresenta ciò che ricerco e che mi piacerebbe arrivare a comunicare: "Vai oltre la superficie delle cose, punta alla loro anima."  

PROGETTI FUTURI?In questo periodo ci sarebbe stata in programma un'esposizione alla Villa Radicati di Saluzzo, ovviamente, data la situazione, abbiamo dovuto rimandarla, ma le stampe sono già tutte pronte e sicuramente si organizzerà di nuovo non appena possibile.Invece c'è un progetto in fase di elaborazione, si intitola "KALÓS" e sarà dedicato alla bellezza dell'uomo e dell'umanità in generale, sulla ricchezza della diversità e del confronto.

Domanda facoltativa....L'artista che ti piace di più al mondo? (di qualsiasi tempo)


Ci sono molti artisti che mi piacciono, ma c'è stato un fotografo in particolare di cui mi sono innamorata tanti anni fa e che ancora oggi mi ispiro, è grazie a lui se ho scelto la fotografia come mezzo d'espressione, è Robert Mapplethorpe.Il mio sito internet: https://www.cristinapedratscher.com 

Cristina Pedratscher
Cristina Pedratscher


Micaela Delfino    


www.micaeladelfino.com

Come ti sei avvicinata al mondo dell'arte?

Il desiderio di disegnare è vivo da quando ero bambina, è sempre stato un mezzo di espressione che mi permette di esternare il mio vissuto, accompagnandomi nel mio percorso interiore. Ho frequentato l'Istituto d'Arte A. Bertone di saluzzo e mi sono laureata presso l'Accademia delle Belle Arti di Cuneo. Ho iniziato a esporre a ventotto anni e non ho mai smesso.

I tuoi soggetti preferiti

I miei soggetti si sono diversificati nel tempo, all'inizio del mio percorso artistico la mia ricerca era legata alla conoscenza delle tecniche pittoriche, alla sperimentazione, in seguito ho lasciato che l'ispirazione "arrivasse" non condizionata dalla razionalità. I "Profili dell'anima" hanno assunto una loro struttura attraverso un'esile linea riportata sulla tela dal mio gesto emozionale. Successivamente ho continuato a condurre la mia ricerca nel tentativo di esprimere graficamente l'Anima e ho realizzato la serie dell'"Hortus Conclusus", il "Giardino dell'Anima".

 Il tuo stato d'animo mentre crei la tua opera ?

Micaela Delfino
Micaela Delfino

Il mio approccio alla pittura richiede una preparazione interiore a partire dalla meditazione come centratura e apertura del cuore, in un contesto di silenzio, sperimento la gioia che appartiene all'atto creativo e l'anima si manifesta nel segno e nel colore.

La tua arte è....descrivi in poche parole quello che senti di trasmettere che senti di esprimere.

L'Arte è un grande mezzo di esternazione delle proprie emozioni e catalizzatore di sentimenti, di bellezza e verità, essa porta sempre un messaggio se l'ispirazione scaturisce dall'anima. Ed è proprio questa la dimensione che voglio cogliere e trasmettere attraverso la pittura: l'attenzione all'Anima essenziale e invisibile agli occhi.

 Progetti futuri

In futuro desidero continuare a dipingere, a sperimentare nuove tecniche e materiali per continuare la mia ricerca sull'anima ed esporre le mie opere per portare l'attenzione alla dimensione interiore dell'uomo.


Cesare Botto
Cesare Botto

Cesare Botto




1) Ho cominciato a dipingere avendo conosciuto e poi frequentato in giovane età, alcuni noti artisti della provincia di Cuneo. 

2) Non preferisco soggetti in particolare, in quanto fin dagli anni '60 ho orientato la mia pittura nell'alveo dell'arte non figurativa.

3) il mio stato d'animo mentre dipingo è quello di una assoluta estraniazione da ciò che mi sta intorno, quasi di isolamento.

4) ma il mio intento artistico comunque, mira al raggiungimento di trasferire sulla tela tutte le emozioni pregresse e le esperienze che ho vissuto in tanti anni di impegnato lavoro.

5) nel prossimo futuro (corona virus permettendo) dovrei allestire una mostra personale a Palazzo Mathis di Bra, prevista per il 27 luglio 2020.



Gianbar


1. COME TI SEI AVVICINATO ALLA PITTURA?


Gianbar
Gianbar

Per me è stata una attrazioneistintiva verso la natura e raffigurarla attraverso il Segno e il Colore.

2.I TUOI SOGGETTI PREFERITI?

Il tema centrale ' l'uomo inserito nella Natura con tutte le problematiche attuali materiali e spirituali con un fondo di Speranza e ottimismo.

3.IL TUO STATO D'ANIMO MENTRE CREI UNA TUA OPERA..

C'è molta ansia per esprimere i propri sentimenti e angoscie e poi tradurle in Segni e Colori.

4. LA TUA ARTE E'...

Si spera di comunicare delle emozioni perchè l'artista si denuda. Perciò spera che il pubblico non sia troppo inpietoso nel giudicarlo.

5. PROGETTI FUTURI..

Spero di continuare a dipingere perchè è un modo terapeutico di esprimersi e di proporre le proprie idee.


Riccardo Balestra  

 

Riccardo Balestra
Riccardo Balestra

Come ti sei avvicinato alla pittura?

 

ho incominciato per caso circa quaranta anni fa, quando in malattia, non resistendo all'ozio, ho deciso di realizzare ciò che da un po' mi balenava per la testa; dipingere, una dozzina di colori a olio, qualche pennello e una spatola. Queste prime opere, non le ho mai esposte, ne ho regalata una a mia madre, poi per tanto tempo non ho più dipinto preso dal lavoro, dalla casa e dalla famiglia, finchè in pensione ho ripreso in mano i pennelli. Tra il 2004 e il 2005, ho frequentato un corso di pittura a Cuneo (Arte C'è di Elisa) senza nemmeno troppa convinzione, però i miei discreti risultati, mi hanno incentivato e convinto a proseguire. Subito dopo, mi sono iscritto alla Novalis, associaz. già di un certo livello ed ho iniziando ad esporre senza quasi rendermi conto di tutti i problemi che ciò avrebbe comportato, compreso il fatto dell'esposizione alla critica e della continua necessità di produrre nuove opere e di migliorare!

2. I tuoi soggetti preferiti?

Per il momento le mie opere, sono rimaste fedeli ai due filoni iniziali e cioè natura e figura. Ho iniziziato come tanti con il paesaggio per poi passare alla figura specie femminile, su cui ho spaziato seguendo il mio istinto e creando diverse collane, dalle bambole agli androidi, dai manichini pop-art, a molte altre serie tra le quali: Glamour, Woman's veils ed infine Woman details e Big eyes. Mi sono orientato sulle figure già presenti nel mio immaginario, elaborando un nuovo punto di vista, cercando di esaltarne la bellezza del viso e in particolare, degli occhi e dello sguardo profondo e misterioso che ti trasmette empatia e ti permette di arrivare al cuore della persona o della figura a cui dai vita. C'è tutto un lavoro di preparazione dietro ogni collana, dietro ogni opera, un lavoro di ricerca del soggetto, del taglio da dare e della tecnica di realizzazione. In ogni caso, non ho mai abbandonato il paesaggio, stimolato da C. Morra in occasione della mostra in S. Giovanni a Fossano ho dato vita a nuove opere paesagistiche alcune tendenti all'astrazione.

3. Il tuo stato d'animo mentre crei la tua opera?

Come dire, il mio stato d'animo iniziale, è quello di uno che stà per fare qualcosa di eccezionale, come quello di uno che dopo aver programmato tutto, stà per partire per le ferie, tutto è deciso ma timori e speranze rincorrono l'incertezza del risultato. A differenza dei primi anni, ora è di massima importanza il soggetto, la tecnica, che devo curare particolarmente per non vanificare il lavoro fatto fin'ora, per dare un immagine positiva del lavoro che stò portando avanti. Una volta che ho iniziato a dipingere, sono più rilassato e mi concentro sulla pennellata, sulla scelta dei colori seguendo il mio istinto e ricercando il risultato migliore.

4. La tua arte è....descrivi in poche parole quello che senti di trasmettere che senti di esprimere.

Con la mia arte, considerata figurativa, moderna, pop...., voglio mettere in risalto la figura femminile, senza volerla giudicare ma come un cronista esaltarne alcuni particolari partendo dal volto e dall'espressione, gli occhi in particolare. Vorrei suscitare in chi osserva, un interesse, un attenzione, un interrogazione sul perché di quegli occhi, di quello sguardo, sul fatto che dietro ogni figura, ogni essere umano, c'è un vissuto. Una vita fatta di gioie e dolori, di paure, di speranze e purtroppo anche di delusioni.

Come tutti noi, le mie figure anche le più disinibite, soffrono in silenzio non solo dolori fisici, ma anche l'insicurezza che la vita porta con se, gli anni che passano impietosi, un futuro incerto e dipendente, l'indifferenza della gente sempre più chiusa in se stessa, fossilizzata nel suo mondo, barricata dietro mezze verità che cambiano al cambiare della situazione.

I volti e gli occhi nelle mie opere sono sinceri e aspettano, stà al visitatore soffermarsi e senza fretta, incrociare lo sguardo con altrettanta sincertà, cosa difficile da farsi, occorre accettare le proprie debolezze e rimettersi in gioco come a voltefaccio io ancora adesso.

5. Progetti futuri?

Quest'anno è saltato un po' tutto specie a livello espositivo, ( mi è stata annullata la personale in Provincia a cui ci tenevo particolarmente), altre domande sono in attesa di risposta, muoversi in questo ambiente è già sempre stata una cosa complicata specie se sei autodidatta ed indipendente.

Più semplici sono i progetti artistici, in teoria sei libero di spaziare tra soggetti e tecniche varie, ma in realtà sei legato all'immagine che ti sei creato, ad un tuo stile, ai tuoi colori. Per realizzare una nuova collana, ci vogliono anni di preparazione, poi per un motivo o per l'altro non trovi un momento per iniziare o semplicemente mi spaventa il fatto che richieda impegno e tanto tempo. Comunque sono ancora tante le opere che vorrei fare, come tanta è volontà e l'aspirazione di essere conosciuto, perlomeno in Provincia e di esporre nei luoghi più prestigiosi, come è stato tra gli altri; Palazzo Sarroid de la Tour a Costigliole (CN)

6. L'artista che ti piace di più al mondo?

A dire il vero non ho un artista preferito, iniziando da autodidatta, ho trascurato quasi del tutto la storia dell'arte, come daltronde ho trascurato le quotazioni degli artisti contemporanei e non. Ho seguito di volta in volta a seconda quello che mi interessava in quel momento, pittori o fotografi, famosi e no, per fare alcuni nomi; Andy Warhol, Steve McCurry, Gansforever Osman ed altri che con le loro immagini mi potessero dare qualcosa in più, soggetti interessanti su cui lavorare. Ho anche segito molto attrici e cantanti particolarmente fotogeniche, non per spettegolare sulla loro vita privata, ma per cercare instancabilmente l'inquadratura particolare ed il giusto taglio, per renderle possibilmente più umane e più vicino a noi con le nostre debolezze e la vogglia di emergere. Cosa che faccio normalmente in fase di studio con l'aiuto del PC, per dimensionare l'opera ed avere una base da cui partire.

Caterina Rinaudo  Katarina      




Caterina Rinaudo
Caterina Rinaudo

                

1) Come ti sei avvicinata alla pittura?

 Ho sempre amato dipingere ma mi sono avvicinata a tempo pieno vent'anni fa circa.

Infatti allora, ebbi il privilegio di conoscere un artista berlinese Hannes Hofstetter che mi ha " introdotta" nel mondo dell'arte contemporanea.

Mi ha aiutata a liberarmi dall'arte tradizionale per amare l'arte moderna.

2) I tuoi soggetti preferiti?

 I miei soggetti preferiti sono le donne Qualcuno ha scritto di me :"nessuno meglio di una donna, può' dipingere le donne, coglierne i colori, indovinarne i pensieri. Esplorarne il cuore."

3) Il tuo stato d'animo mentre crei la tua opera?

Quando dipingo libero la mia fantasia, mi sento libera da ogni costrizione. Finalmente volo...

4) La tua arte è....descrivi in poche parole quello che senti di trasmettere che senti di esprimere.

La mia continua ricerca della bellezza spero di riuscire a trasmetterla anche agli altri , naturalmente insieme alle mie emozioni.

5) Progetti futuri? 

I progetti sono quelli che, Covid permettendo, io possa continuare a fare mostre in giro per il mondo.



                


Aldo Galliano                                



1) Come ti sei avvicinato alla fotografia?

Mi sono avvicinato alla fotografia molto tempo fa... ma non avevo mai praticato prima. Durante l'allestimento di una mostra di pittura, anni fa...ecco che è nato l'amore per la fotografia . Mi sono  comperato una macchina fotografica e da li è iniziato un vero amore per questo tipo di arte....


2) I tuoi soggetti preferiti? 

Amo fotografare la quotidianità, la fotografia di strada. Raccontare delle storie.

3) Il tuo stato d'animo mentre crei un opera?

La fotografia per me è stata un modo di superare dei momenti difficili. Mi fa stare bene. Una botta di vita.

4) La tua arte è...descrivi in poche parole quello che senti di trasmettere, che senti di esprimere?

Quello che faccio, lo faccio principalmente per me. Adoro fare le mostre, adoro il confronto . Ho la fortuna di non dover vivere di questo. Credo con molta umiltà che la fotografia sia per me stesso. Una mia necessità. Fa parte di me, della mia vita. Ricevo energia.

5)Progetti futuri?

Sto lavorando ad un progetto di ritratti femminili. l'altro progetto si intitola Re-incontri. 5 anni dopo aver realizzato il progetto fotografico gli amici artisti seduti su una sedia, Aldo Galliano desidera dare nuova vita al progetto, visitando artisti cuneesi e quelli che ne hanno uno stretto legame fotografati allora, ad intervenire con la propria arte sulla loro fotografia ritratto un re-incontro tra il fotografo e l'artista ma non solo l'artista si confronta con la propria immagine. 


Gaetano Usciatta



1) Come ti sei avvicinato alla scultura?

Mi sono diplomato all' Istituto d'Arte in Abruzzo nel novembre 1961 e più tardi mi sono trasferito a Torino.


2) I tuoi soggetti preferiti? 

Potete trovare tutte le fotografie dei miei lavori sul sito Gaetano Usciatta "Il respiro della Materia".

3) Il tuo stato d'animo mentre crei un opera? 

Ho lavorato molto la notte per poter frequentare di giorno l'Accademia di Belle Arti dove mi sono appassionato in modo sempre più crescente alla scultura.

4) La tua arte è.....

5)Progetti futuri?

Vive e opera a Piano Quinto, Roccasparvera Cuneo. Per vedere le sue opere consultare il sito: "Gaetano Usciatta "Il respiro della Materia"